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Fondo Impresa Femminile dal 50% al 80% contributi a fondo Perduto

– In Apertura –

Data Scadenza 31/12/2022

Descrizione

Incentivi per la nascita, lo sviluppo, il consolidamento di imprese femminili su tutto il territorio italiano. Le donne devono possedere almeno il 67% del capitale sociale

Agevolazioni concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico

Dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro. 

Rivolto a :

Impresa Avviata, Nuove Imprese
Settore : Agricoltura, Agroindustria, Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Pubblico, Servizi, No-Profit, Turismo

Attivo nelle seguenti Regioni :

Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

Beneficiario

A chi è rivolto il bando?

Sono beneficiarie dell’agevolazione imprese femminili: intese come imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome, ossia: Le donne devono possedere almeno il 67% del capitale sociale.

Di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle due seguenti linee di azione:

  1. incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili;
  2. incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili.

In particolare, possono beneficiare degli “incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili” di cui alla precedente lettera a), le imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Possono presentare domanda, inoltre, le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile.

Possono beneficiare degli “incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili” di cui al precedente punto B, le imprese femminili costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione

Agevolazione

Quali sono le agevolazioni previste?

Contributi a fondo perduto e Finanziamenti agevolati anche in combinazione tra loro.

Il finanziamento, della durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da forme di garanzia.

La forma e la misura delle agevolazioni sono articolate in funzione delle linee di azione e dell’ammontare delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento. In particolare:

  • PROGETTI DI START UP: NUOVE IMPRESE COSTITUITE DA MENO DI 12 MESI:
  • per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:
    • Per investimento fino a 63.000 euro: Contributo dell’ 80% delle spese ammissibili = 50.000 euro.
    • Per investimenti fino a 100.000 euro: Contributo a fondo perduto di 50.000 euro.
    • Per investimenti da 100.000 a 250.000 euro: Contributo a fondo perduto 50.000 euro + finanziamento agevolato a tasso zero da restituire in 8 anni senza garanzie,  fino a coprire l’80% della spesa di investimento.
  • PROGETTI PER IMPRESE COSTITUITE DA PIU’ DI 1 ANNO E  MENO DI 3 ANNI: 
    • Per investimenti fino ad un massimo di 400.000 euro = finanziamento dell’80% di cui la metà a fondo perduto e l’altra metà finanziamento  a tasso zero da rimborsare in 8 anni.
  • PROGETTI PER IMPRESE COSTITUITE DA PIU’ DI 3 ANNI: 
    • Per investimenti fino ad un massimo di 400.000 euro = finanziamento dell’80% di cui la metà a fondo perduto e l’altra metà finanziamento  a tasso zero da rimborsare in 8 anni a cui si aggiunge un capitale circolante del 25% a fondo perduto.
    • per gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato e sono articolate come di seguito indicato:
  • per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato;
  • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.

In aggiunta a tali agevolazioni, per le imprese beneficiarie sono previsti servizi di assistenza tecnico-gestionale, fino all’importo massimo di 5.000,00 euro per impresa fruibile in parte attraverso servizi erogati dal Soggetto gestore, in parte in forma di voucher per l’acquisto di servizi specialistici presso terzi.

Interventi ammessi

Quali sono i progetti finanziabili?

Costituiscono spese ammissibili le spese relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, servizi cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale, personale dipendente ed esigenze di capitale circolante, alle condizioni e nei limiti stabiliti dal decreto interministeriale.

Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile ovvero per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • commercio e turismo.

Le iniziative devono, inoltre:

  • essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
  • prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000,00 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.

Scadenza

L’apertura dei termini, le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero dello sviluppo economico con successivo provvedimento.

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    Bonus Fiere Contributi a fondo perduto pari al 50%

    data inizio : 09/09/2022 -In Apertura-

    data Scadenza : 30/11/2022

    Descrizione

    BUONO FIERE

    34 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo Economico per favorire la partecipazione delle imprese alle manifestazioni fieristiche internazionali organizzate in Italia.

    Rivolto a :

    Impresa Avviata
    Settore : Agricoltura, Agroindustria, Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Pubblico, Servizi, No-Profit, Turismo

    Attivo nelle seguenti Regioni :

    Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

    Beneficiario

    Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

    Sono beneficiari della misura le imprese con sede nel territorio italiano che partecipano a manifestazioni fieristiche internazionali organizzate in Italia nel periodo compreso tra il 16 luglio 2022 e il 31 dicembre 2022.

    Agevolazione

    Quali sono le agevolazioni previste?

    Contributo a fondo perduto nella misura massima di 10.000 euro, pari al 50% delle spese sostenute.

    Dotazione finanziaria complessiva pari a 34 milioni di euro.

    Scadenza

    Qual’è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?

    Domande presentabili dalle ore 10 del 9 settembre 2022 fino al 30 novembre 2022.

    Il “Buono fiere”, che può riguardare la partecipazione a una o più manifestazioni fieristiche, può essere richiesto una sola volta da ciascun soggetto beneficiario

    Il “Buono Fiere” verrà riconosciuto in considerazione dell’ordine temporale di presentazione delle domande e tenuto conto delle risorse stanziate per la misura.

    Le imprese potranno effettuare, già a partire dalle ore 10 del 7 settembre, le verifiche sul possesso dei requisiti tecnici e delle autorizzazioni necessarie in vista dell’invio della domanda di prenotazione del buono dal 9 settembre.

    LE RICHIESTE DI RIMBORSO DOVRANNO ESSERE INVIATE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO LA PROCEDURA MESSA A DISPOSIZIONE DAL MINISTERO SUL SITO WWW.MISE.GOV.IT

    Interventi ammessi

    Quali sono i progetti finanziabili?

    Sono progetti finanziabili quelle connesse alla partecipazione a fiere internazionali organizzate sul territorio italiano nel periodo che va dal 16 luglio (data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Aiuti) sino al 31 dicembre 2022. Gli eventi rispetto ai quali è possibile beneficiare del contributo sono quelli inseriti nel calendario fieristico approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e che interessano diversi settori.

    Le imprese potranno chiedere il rimborso spese relativo a: 

    • spese per l’allestimento degli spazi espositivi, comprese le spese relative a servizi di progettazione e di realizzazione dello spazio espositivo, nonché all’esecuzione di allacciamenti ai pubblici servizi;
    • spese per la pulizia dello spazio espositivo;
    • spese per il trasporto di campionari specifici utilizzati esclusivamente in occasione della partecipazione alle manifestazioni fieristiche, compresi gli oneri assicurativi e similari connessi, nonché le spese per i servizi di facchinaggio o di trasporto interno nell’ambito dello spazio fieristico;
    • spese per i servizi di stoccaggio dei materiali necessari e dei prodotti esposti;
    • spese per il noleggio di impianti audio-visivi e di attrezzature e strumentazioni varie;
    • spese per l’impiego di hostess, steward e interpreti a supporto del personale aziendale;
    • spese per i servizi di catering per la fornitura di buffet all’interno dello spazio espositivo;
    • spese per le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione, connesse alla partecipazione alla fiera e quelle sostenute per la realizzazione di brochure di presentazione, di poster, cartelloni, flyer, cataloghi, listini, video o altri contenuti multimediali, connessi alla partecipazione alla manifestazione fieristica.

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      Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole

      – in Apertura –

      Data Scadenza 31/12/2022

      Descrizione

      Ministero dello sviluppo economico

      Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole

      5 Milioni di euro per gli investimenti innovativi, rivolto alle micro, piccole e medie imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, per l’ammodernamento dei sistemi produttivi

      Rivolto a :

      Impresa Avviata
      Settore : Agricoltura

      Attivo nelle seguenti Regioni :

      Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

      Beneficiario

      A chi è rivolto il bando?

      Sono beneficiari dell’agevolazione micro, piccole e medie imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, per l’ammodernamento dei sistemi produttivi.

      Agevolazione

      Qual’è l’agevolazione prevista dal bando?

      Contributo a fondo perduto per acquisto e installazione di nuovi beni strumentali, materiali e immateriali, utilizzabili in sedi o stabilimenti dell’impresa situati in Italia, nella misura del 30% delle spese ammissibili, oppure 40% nel caso di spese riferite all’acquisto di beni specifici individuati dal bando.

      Agevolazione massima pari a 20mila euro per soggetto.

      A copertura della quota di investimenti non assistita dal contributo diretto alla spesa e dall’eventuale quota di mezzi propri o risorse messe a disposizione dagli operatori economici, e’ prevista la concessione di finanziamenti agevolati con durata fino a quindici anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di trentasei mesi, nei limiti delle risorse disponibili

      Interventi ammessi

      Quali sono i progetti finanziabili?

      Sono ammissibili alle agevolazioni le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di:

      • beni materiali strumentali;
      • beni immateriali strumentali.

      Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono:

      • essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e in tempo utile ai fini del rispetto del termine di presentazione della richiesta di erogazione;
      • essere relative a beni strumentali allo svolgimento dell’attività d’impresa, nuovi di fabbrica, acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato, utilizzati esclusivamente presso la sede legale o l’unità locale ubicate sul territorio nazionale come indicato nella domanda di agevolazione e caratterizzati da autonomia funzionale, fatti salvi i beni strumentali che integrano, con nuovi moduli, l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa;
      • essere pagate esclusivamente attraverso conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura.

      L’investimento relativo all’acquisizione dei beni deve:

      • essere inerente alla trasformazione di prodotti agricoli o alla commercializzazione di prodotti agricoli;
      • essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione. Per data di avvio si intende la data individuata all’articolo 2, punto 15, del regolamento ABER;
      • essere ultimato entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione. Per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa dichiarato ammissibile;
      • essere mantenuto, per almeno 3 anni dalla data di erogazione del saldo del contributo o, se successiva, dalla data di installazione dell’ultimo bene agevolato, nel territorio della regione in cui è ubicata la sede legale o l’unità locale agevolata. Nel caso in cui, nei suddetti 3 anni, alcuni beni strumentali diventino obsoleti o inutilizzabili, è possibile procedere, previa comunicazione al Ministero, alla loro sostituzione.

      Non sono ammissibili alle agevolazioni le spese:

      • relative a beni usati;
      • sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
      • ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a euro 500,00 al netto di IVA.

      L’IVA rappresenta una spesa ammissibile solo se realmente ed effettivamente sostenuta dall’impresa beneficiaria e dalla stessa non recuperabile.

      Le spese ammissibili per le quali viene richiesto il contributo di cui al presente decreto non possono, in ogni caso, essere di importo inferiore a euro 5.000,00.

      Scadenza

      Quali sono i termini per la presentazione delle domande?

      La concessione delle agevolazioni avviene sulla base di una procedura valutativa a sportello.

      I termini di presentazione delle domande di agevolazione e gli ulteriori elementi utili a disciplinare l’attuazione dell’intervento agevolativo, saranno definiti con successivo provvedimento del Direttore della Direzione generale per gli incentivi alle imprese.

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        Trasformazione digitale 4.0 Contributi fino al 60%

        Investimenti sostenibili 4.0 Contributi fino al 60% per la trasformazione digitale

        – Aperto –

        Data Inizio 18/05/2022

        Data Scadenza 31/12/2022

        Descrizione

        Ministero dello Sviluppo Economico
        Investimenti Sostenibili 4.0
        Incentivo per favorire la trasformazione digitale delle Pmi attraverso programmi che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al Piano Nazionale Transizione 4.0.

        Rivolto a :

        Impresa Avviata
        Settore : Industria (4.0 Ammodernamento) , Artigianato, Industria , Servizi/No-Profit

        Attivo nelle seguenti Regioni :

        Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

        Beneficiario

        A chi è rivolto il bando?

        Micro e PMI che esercitano attività ricomprese nelle attività manifatturiere e servizi alle imprese.   
        Le imprese devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati.   
        Le imprese individuali e le società di persone devono disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate.

        Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm, “non arrecare un danno significativo”).

        Agevolazione

        Quali sono le agevolazioni previste?

        Contributo in conto impianti:
        – per i programmi di investimento da realizzare nelle zone A ricadenti nei territori delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione;   
        – per i programmi di investimento da realizzare nelle zone A ricadenti nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione;   
        – per i programmi di investimento da realizzare nelle zone diverse dalle zone A, il contributo massimo è pari al 35% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% per le imprese di media dimensione.

        Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework, nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie.

        A copertura della quota di investimenti non assistita dal contributo diretto alla spesa e dall’eventuale quota di mezzi propri o risorse messe a disposizione dagli operatori economici, e’ prevista la concessione di finanziamenti agevolati con durata fino a quindici anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di trentasei mesi, nei limiti delle risorse disponibili

        Scadenza

        Quali sono i termini per la presentazione delle domande?

        Domande presentabili fino ad esaurimento fondi.

        Con decreto del 18 maggio 2022 è stata disposta, a seguito dell’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione per le aree del Mezzogiorno.

        E’ ancora attivo lo sportello destinato alle altre regioni del Centro-Nord.

        Interventi ammessi

        Quali sono i progetti finanziabili?

        I programmi di investimento devono:

        • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
        • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
        • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale
        • rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili:
          • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, spese ammissibili non inferiori complessivamente a 500 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato
          • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato
        • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
        • prevedere un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

        Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

        Importo delle spese ammissibili da 500.000€ a 3.000.000€.

        Sono spese ammissibili:

        1. macchinari, impianti e attrezzature
        2. opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
        3. programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a)
        4. acquisizione di certificazioni ambientali

        Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, sono, inoltre, ammissibili le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.

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